Agricoltura: a Paestum seminario FAI Cisl su criticità e opportunità del Sud
Si svolgerà giovedì 22 novembre a Paestum (SA) il seminario “Rilanciare l’agricoltura attraverso un impegno comune”, organizzato dalla FAI e dalla Fondazione FAI Cisl – Studi e Ricerche. Una giornata di studio che vedrà riunite tutte le federazioni regionali della FAI Cisl del Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.
In apertura dei lavori sono previsti i saluti di Aniello Garone, segretario generale della FAI Cisl Salerno, Vincenzo Conso, presidente della Fondazione FAI Cisl – Studi e Ricerche, Franco Palumbo, Sindaco di Capaccio-Paestum, Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania, Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno, e Francesco Alfieri, consigliere del Presidente della Regione Campania per agricoltura, foreste, caccia e pesca.
Seguiranno gli interventi di approfondimento, dedicati all’agroalimentare nel Sud Italia, da parte di Rita Invernizzi, senior specialist marketing solution del Cerved, e Raffaele Tangredi, segretario generale della FAI Cisl Campania, mentre il Prof. Franco Appi, assistente ecclesiastico generale dell’ICRA, Associazione Rurale Cattolica Internazionale, terrà un intervento dal titolo “Il lavoro dignitoso nella logica della Laudato Sì”.
Le conclusioni sono affidate al segretario generale della FAI Cisl, Onofrio Rota, il quale ha spiegato come “L’incontro è un’opportunità di studio e di crescita del nostro sindacato, nel solco dei valori e degli obiettivi che ci contraddistinguono, ma anche un contenitore di riflessioni e proposte da rivolgere verso imprese e istituzioni. Per noi, la leva principale rimane il lavoro: rinnovare i contratti nazionali, formulare contratti di secondo livello avanzati e legati alla vocazione dei singoli territori e comparti, incrementare la bilateralità, sono questi i mezzi da mettere in campo. Assieme a investimenti e riforme lungimiranti, che possano favorire il ricambio generazionale e le tutele di lavoratrici e lavoratori. Il Mezzogiorno ha bisogno di buona occupazione e competitività, altrimenti soffre tutto il sistema italiano, e vogliamo contribuire a sciogliere tutti quei nodi che ancora non permettono, al Made in Sud agroalimentare, di esprimere tutte le proprie potenzialità”.
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