Giornata Nazionale della Formazione - 16/10/2018
La formazione permanente come strumento per interpretare il vivere sociale
di Elena Mattiuzzo
Formare una classe dirigente sindacale in grado di leggere le grandi trasformazioni della nostra epoca, dall’organizzazione e cultura del lavoro alle dinamiche legate ai flussi migratori, dall’evoluzione tecnologica fino ad arrivare alle abitudini e agli orientamenti professionali delle nuove generazioni. Questo l’obiettivo che si pone l’intera Organizzazione della FAI Cisl per un rinnovato impegno sindacale sul piano formativo.
Lo scorso 16 Ottobre a Roma, si è svolta la Giornata Nazionale della Formazione, cui hanno partecipato i Segretari regionali della Federazione, insieme ai loro incaricati per la formazione e al gruppo di lavoro nazionale dei formatori che, da più di un anno, sta mettendo a punto un percorso di formazione trasversale e coordinato a più livelli, nazionale, regionale e territoriale.
I lavori sono stati introdotti dal Presidente della nostra Fondazione, Vincenzo Conso, che, insieme alla Fondazione Pastore, è incaricata dell’attuazione del Piano formativo della Federazione, il quale ha evidenziato che la formazione è sempre legata alle politiche organizzative della Federazione, per rispondere ai bisogni reali della stessa.
Comunità, Comprendere, Cambiamento e Contrattazione le “4 C”, citate in apertura di lavori dal Segretario Generale FAI Cisl, Onofrio Rota, che segnano i punti cardine di un percorso formativo con obiettivi valoriali, sociali, identitari, organizzativi e professionali.
Significativo l’intervento del prof. Aldo Carera, Presidente della Fondazione Giulio Pastore, che ha ricordato come “la formazione sia un esercizio per acquisire cittadinanza, intesa come profondo senso civico, trasmissione di valori e cultura, acquisizione di competenze e capacità di interpretare il vivere sociale.”
Un momento centrale per un confronto tra esperienze, già molto articolate ed efficienti, e la volontà di creare occasioni di formazione condivisa, con percorsi nazionali soprattutto per i nuovi dirigenti e per i giovani delegati. FAI Cisl, già da tempo, ha avviato un importante ricambio generazionale della dirigenza e degli operatori.
Negli interventi dei presenti si è sottolineata la necessità di una formazione, che deve necessariamente passare attraverso approfondimenti sull’identità sindacale, il funzionamento della federazione, i contratti di lavoro, la gestione di vertenze e contrattazione. Una formazione che, allo stesso tempo, fornisca strumenti utili per la gestione delle relazioni, per un’efficace comunicazione, per formare sindacalisti che siano promotori di sviluppo e di diritti.
I comparti agro-alimentari-industriali e ambientali, di cui si occupa la FAI, fanno quotidianamente i conti con quella che viene ormai chiamata la “quarta rivoluzione industriale” ; la globalizzazione spinta, l’occupazione flessibile, l’evoluzione tecnologica, il complesso rapporto tra parti sociali e istituzioni.
Dentro a questa grande complessità, il capitale umano resta la risorsa più importante della Federazione, un patrimonio da valorizzare e far crescere, anche e soprattutto attraverso la formazione permanente.
Durante questo incontro è emersa anche l’importanza di un aggiornamento costante sui canali di finanziamento per la formazione, di moduli specifici per il coinvolgimento delle comunità di immigrati, della necessità di istituire uno “staff di formatori” che condividano i percorsi sui territori e l’opportunità di utilizzare strumenti formativi multimediali (lezioni webinar, video conferenze, moduli online) per ottimizzare e facilitare la partecipazione.
Da queste riflessioni nascono anche alcune proposte, come l’Erasmus formativo per i giovani dirigenti e operatori, con incontri interregionali, l’educazione alla legalità, in un percorso condiviso anche con l’associazione LIBERA contro le mafie, il ripristino delle “Giornate della montagna” e, naturalmente, l’appuntamento con Matera Capitale della Cultura 2019.
Nei prossimi giorni dalle Regioni arriveranno allo staff nazionale nuove sollecitazioni e proposte in modo da avere, entro il prossimo novembre, il piano di lavoro per i prossimi due anni.