Presentazione della ricerca “Il lavoro nel settore della mitilicoltura in Italia” – 20/02/24
Il 20 febbraio scorso, a Roma, è stata presentata la ricerca dal titolo “Il lavoro nel settore della mitilicoltura in Italia”, promossa da Fondazione FAI Cisl – Studi e Ricerche, FAI Cisl e Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. All’evento, cui hanno partecipato addetti ai lavori e rappresentanti di associazioni e istituzioni, si è avuto modo di approfondire i modelli regionali e territoriali di questo importante settore nonché di toccare tematiche nevralgiche dello stesso evidenziate attraverso lo studio della professione dei cosiddetti “contadini del mare”.
In apertura dei lavori, Patrizio Giorni, Segretario nazionale FAI Cisl, ha ricordato “l’importanza di salvare alcune agevolazioni per i produttori, come quella sul carburante, e di stanziare misure di protezione sociale come la Cisoa agricola”.
Come rimarcato da Vincenzo Conso, Presidente della Fondazione FAI Cisl – Studi e Ricerche, uno dei temi cruciali emersi dalla ricerca è “il tema della formazione. Il volume lo affronta con riferimento al problema della carenza di manodopera e ai rischi nei passaggi generazionali. Troppo spesso la mitilicoltura è un’attività in mare esercitata a volte da chi in mare non ci sa stare. Ecco perché poi avvengono episodi di incidenti anche mortali dovuti a negligenza, inesperienza e incuranza delle condizioni meteo marine avverse”.
Su questo tema, ha proseguito anche Ludovico Ferro, curatore della ricerca e Direttore scientifico della Fondazione FAI Cisl – Studi e Ricerche, secondo cui “Abbiamo realtà produttive molto diverse, trasversalmente colpite negli ultimi anni sia per criticità ambientali che organizzative e produttive. Le problematiche trasversali sono i cambiamenti climatici, i predatori e una concorrenza non sempre leale sul piano delle importazioni, ma soprattutto la mancanza di manodopera”.
In conclusione dei lavori è intervenuto Onofrio Rota, Segretario generale FAI Cisl, il quale ha evidenziato la necessità di “una strategia nazionale per salvare e rilanciare il settore, con una sostenibilità economica e ambientale da legare a quella sociale con ammortizzatori ad hoc per garantire continuità al reddito e contributiva e riconoscendo il carattere usurante di diverse mansioni: tematiche poste al Tavolo della Pesca la settimana scorsa con il Ministro Lollobrigida e che riporteremo anche nell’incontro previsto nel pomeriggio a Palazzo Chigi sul lavoro agroalimentare”.